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LA FESTA PATRONALE DI
SANT'ADAMO ABATE
GUGLIONESI CULTURA
GUIDA AL PATRIMONIO ARTISTICO, STORICO E PAESAGGISTICO
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Vent’anni fa, in occasione delle celebrazioni per la
ricorrenza del “IX Centenario della Prima traslazione
delle sacre reliquie di Sant’Adamo (3 giugno 1102-2002)”,
la Parrocchia di Santa Maria Maggiore, in collaborazione
con un comitato celebrativo, organizzò una serie di
“lectio” sul tema “Obsculta, o fili…” (“Ascolta,
o figlio…”, dal Prologo della Regola Benedettina) con la
partecipazione di illustri storici e teologi della
Chiesa.
A conclusione del ciclo di incontri culturali, per la
ricorrenza di “Sant’Adamo d’ottobre o della vendemmia”
(seconda domenica d'ottobre), l’arcivescovo di Lecce,
mons. Cosmo Francesco Ruppi (dal 1980 già vescovo
della Diocesi di Termoli e dal 1986 al 1989 vescovo
della Diocesi di Termoli-Larino) il 13 ottobre 2002
intervenne alle solenni celebrazioni, anticipando dalle
pagine del quotidiano “L’Osservatore Romano” una
riflessione sulla figura di Sant’Adamo di Guglionesi nel
contesto della pietà popolare.
[Nota storico-cultuale a cura di Luigi Sorella]
Un maestro
di spiritualità entrato nella storia di una popolazione
laboriosa
L’OSSERVATORE ROMANO [Venerdì 11 Ottobre 2002, pag.
6]
10 ottobre – Sant’Adamo da Guglionesi, cittadina del
Molise
[Cosmo
Francesco Ruppi / Arcivescovo di Lecce] - Non sono pochi
gli Adamo riconosciuti santi e beati, come, tra gli
altri, un Adamo Vescovo di Caithness martire del XIII
secolo: un soldato, Adamo anche lui martire e non pochi
beati sempre di nome Adamo, tra cui Adamo degli Adami,
rinomato predicatore francescano, Adamo abate di Ebrach,
Adamo di Locum in Westfalia e un altro Adamo di Fermo,
che dopo un periodo di vita eremitica, vestì l’abito
benedettino.
Tra i
santi, che portano il nome del primo uomo, ve n’è uno,
molto caro al popolo di Guglionesi, una ridente città
del Molise, che proprio quest’anno (2002) celebra, con
particolare solennità, il millenario della traslazione
delle sue reliquie, avvenuta, secondo sparute cronache
del tempo, il 3 giugno 1102, giorno in cui viene
solitamente venerato col concorso di popolazioni
viciniori. Quest’anno, però, proprio in questo mese, il
bravo parroco del luogo, incoraggiato dal Vescovo di
Termoli-Larino, ha voluto promuovere particolari
festeggiamenti, per sottolineare il valore spirituale e
storico di un evento che è entrato nella storia di
quella laboriosa popolazione, per incoraggiare il
cammino di fede e porre, all’inizio del terzo millennio,
la sua figura come maestro di spiritualità e di impegno
evangelico.
Di
sant’Adamo da Guglionesi si sa poco o niente, ma si
tratta con certezza di un personaggio storico, vissuto
nel Sannio, le cui reliquie vennero portate in paese per
rivelazione di un monaco di nome Benedetto.
Quando,
come e dove visse il nostro sant’Adamo, non è dato di
sapere, perché i buoni Bollandisti non ci offrono
elementi concreti, all’infuori della sua esistenza come
monaco e come santo. Forse era benedettino anche lui e
forse apparteneva a quella schiera di monaci inviati dal
Papa san Gregorio Magno ad evangelizzare il Mezzogiorno
d’Italia ovvero, se appartenuto ai secoli posteriori, a
quella fioritura di monaci e monasteri che pullularono
in ogni angolo delle nostre regioni.
La
tradizione vuole che la tomba di sant’Adamo esisteva dai
tempi antiche a poca distanza da Guglionesi, ma se n’era
perduta la memoria e la traccia. Sarebbe stato il monaco
Benedetto, che avrebbe avuto una visione in cui si
parlava di sant’Adamo, si indicava la tomba abbandonata
e lo si invitava ad andare dai sacerdoti del luogo per
farla recuperare e portare in onore tra la gente del
posto.
La cosa
sarebbe subito giunta all’orecchio dei preti e così – è
sempre la tradizione – di notte venne recuperato il
corpo del santo e portato processionalmente nella città
di Guglionesi: a quella processione, che dette inizio al
culto di sant’Adamo, parteciparono il Vescovo, i
sacerdoti, i soldati e una gran folla di popolo.
Non è
facile dar credito a siffatta tradizione, ma, storicità
a parte, quel che è certo, è che il culto di sant’Adamo
è antichissimo in quel paese molisano e la vicenda del
santo monaco o eremita si è intrecciata con la storia
civile del popolo, tanto da farne quasi un tutt’uno,
come è accaduto per moltissime città e luoghi.
Rinvenire
la tomba di un santo o, come in molti casi, trafugarla
per imprimere un particolare pregio alla propria storia,
era consuetudine comune a quei tempi, come attesta la
storia non solo di san Nicola di Bari, ma anche dei
santi martiri Larinesi, di san Pardo e numerosi santi
dell’alto medioevo. La gente aveva bisogno del santo e,
se non ce l’aveva sul posto, andava a prenderselo, a
volte dove era negletto o trascurato, tal’altra
addirittura ove era già onorato e festeggiato. Non
mancano neppure i casi di “furti incrociati”, che fanno
ridere gli storici di professione, ma che commuovono chi
guarda a queste cronache con l’occhio indulgente della
fede e della pietà popolare.
I santi
sono necessari oggi più di ieri ed una città che ha il
suo santo è una città che può sentire più forte l’invito
alla santità fattoci da Giovanni Paolo II al termine del
Grande Giubileo, quando ci ha invitato a “scommettere sulla santità”, e ci ha inviato a riproporre a tutti con
convinzione questa «misura alta della vita cristiana»
che è la santità (NMI 31).
Celebrare,
dunque, una festa di santo è più ancora, come nel caso
di sant’Adamo, ricordare il suo millenario, vuol dire
non solo rafforzare il suo millenario, vuol dire non
solo rafforzare il valore delle proprie tradizioni, ma
sentirsi stimolati a camminare, come lui, sulla via
della santità; una santità, che esce dal tempi e prende
le strade del mondo, divenendo storia della stessa
storia.
Anche il
buon popolo molisano ha i suoi santi! Quel che conta, è
che oggi ai santi di ieri, si aggiungano i santi di oggi.
È questa la “pedagogia della santità” che il Papa ci ha
raccomandato e che dobbiamo perseguire con tenacia tutti
quanti, pastori e fedeli cristiani. |
GUIDA ALLA SOLENNITà
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Stadio
comunale ● Ore 16.30
TROFEO SANT'ADAMO
CALCIO,
TORNEO FEDERALE "MEMORIAL NICOLINO CIANCI"
- CATEGORIA "PRIMI CALCI"
Largo Garibaldi
(Castellara) ● Ore 22.00
LE VIBRAZIONI IN CONCERTO
Guida
alla Solennità patronale
L'apertura della Solennità patronale di Sant'Adamo prendeva il via con la
fiera di Sant'Adamo,
precedendo e seguendo di circa una settimana i giorni della festa
(2-3 giugno). Oggi
dell'antica fiera-mercato si mantiene in uso la data del 30 maggio,
sebbene fino alla metà del XX secolo la fiera si svolgesse al mattino
della vigilia, applicando al mercato del bestiame le esenzioni dalle
tasse comunali, come da antichi statuti municipali.
L'apertura della festa patronale di Sant'Adamo di Guglionesi da
alcuni decenni è affidata all'intrattenimento in piazza, con artisti prevalentemente della
musica leggera italiana che si esibiscono in largo Garibaldi (Castellara).
Tra gli artisti che hanno animato
la festività patronale di Guglionesi dal 2000 in poi:
2022 - Le Vibrazioni
2020/2021 - Sospensione pandemica
2019 - Giusy Ferreri
2018 - Dodi Battaglia
2017 - Bianca Atzei
2016 - Umberto Tozzi
2015 - Michele Zarrillo
2014 - Fabrizio Bosso
2013 - Cinzia Gizzi
2011 - Giuliano Palma*
2010 - Al Bano*
2009 - Giovanni Cacioppo
2008 - Checco Zalone
2007 - Gianni Togni
2006 - Mietta
2005 - Audio 2
2004 - Luca Barbarossa
2003 - Tullio De Piscopo
2002 - Stadio
2001 - I Cugini di Campagna
2000 - Ricchi & Poveri
* in collaborazione con altri
comitati per le feste parrocchiali (Corpus Domini e Madonna del
Carmelo) e il Comune di Guglionesi.
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"Fonte di S. Adamo" ● Ore
7.00
ESPOSIZIONE DEL QUADRO
DI SANT'ADAMO ALLA FONTE
Guida
alla Solennità patronale
È la vigilia della festa patronale di Guglionesi, che venera come Santo Patrono l'abate benedettino Adamo (vissuto tra il 990
e il 1070 circa, secondo alcuni recenti studi storici probabile autorevole abate dell'abbazia
benedettina di Santa Maria delle isole Tremiti).
Al mattino viene esposto il quadro di Sant'Adamo - opera artistica di Nicola Iacobitti da Palata (1932) - presso la fonte omonima, alla periferia di Guglionesi, dove, secondo la tradizione,
il 3 giugno dell'anno 1102 sgorgò la sorgente d'acqua al passaggio delle reliquie del Santo Patrono, durante il tragitto della prima traslazione
delle reliquie dalla chiesa di San Paolo in agro di Petacciato a Guglionesi.
Con devozione cultuale i fedeli fanno visita alla fonte di Sant'Adamo.
Nel tardo pomeriggio, durante la rievocazione della prima traslazione, il quadro di Sant'Adamo (immagine della prima traslazione delle reliquie patronali)
è condotto su un carro trionfale trainato da una coppia di buoi, per essere accolto dalla Cittadinanza in località "fuori porta".
Per il rito religioso, che si conclude nel vespro celebrato nella Collegiata di Santa Maria Maggiore, dalla
fonte di Sant'Adamo un corteo in cammino catechesimale accompagna
l'acqua e la luce di Sant'Adamo, simboli del rinnovo spirituale e della conversione cristiana nell'abbraccio generazionale all'intercessione patronale di Sant'Adamo di Guglionesi.
Il corteo che accompagna il carro di Sant'Adamo è composto da coloro
che nell'anno liturgico, da una festa patronale all'altra, ricevono
il Sacramento di Cristo: gli sposi; i genitori che hanno chiesto il
battesimo dei figli; i bambini che hanno vissuto la prima
confessione e ricevuto la Prima Comunione; i giovani che hanno
ricevuto la Cresima. Il Santo, dietro il corteo processionale,
indica il cammino della santità.
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Strade
cittadine ● Ore
9.00
GIRO BANDISTICO DELLA CITTÁ DI
LANCIANO "FEDELE FENAROLI"
Piazza XXIV Maggio ● Ore
12.00
MATINÉE BANDISTICO
DELLA CITTÁ DI LANCIANO "FEDELE FENAROLI"
Diretto dal Maestro Michele Milone
PROGRAMMA MUSICALE
Cuore
abruzzese
Marcia sinfonica di
Giovanni Orsomando
L'AMICO FRITZ
(Fantasia)
Pietro Mascagni
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920a RIEVOCAZIONE DELLA PRIMA TRASLAZIONE DELLE
RELIQUIE DI S. ADAMO ABATE (3 GIUGNO 1102-2022)
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Piazza
Municipio ● Ore 18.00
PARTENZA DEL CORTEO PROCESSIONALE CON LE AUTORITÁ
CIVILI, RELIGIOSE E MILITARI E LA CITTADINANZA DI GUGLIONESI
Guida
alla Solennità patronale
Partendo dal
sagrato della chiesa di Santa Maria Maggiore, il comitato per la
festa patronale e la banda musicale raggiungono la Casa comunale,
dove le autorità municipali, il Sindaco, gli Amministratori e i
Consiglieri comunali con il gonfalone istituzionale attendono fuori
la porta del Municipio.
L'inno Fratelli d'Italia (di G. Mameli) suonato dalla banda musicale saluta la partecipazione civica della delegazione amministrativa di Guglionesi; dopo un
cordiale scambio di saluti tra i rappresentanti, il corteo istituzionale insieme ai cittadini percorre le strade del centro storico al suono della banda musicale.
Sul sagrato della chiesa Madre avviene lo scambio dei saluti
istituzionali tra le autorità municipali, Sindaco e Consiglieri, e le autorità religiose, Vescovo e Clero.
Si completa il corteo con tutte le autorità, religiose, civili e militari che insieme al popolo
dei fedeli raggiunge processionalmente il "fuori porta" dove sarà accolto il carro trionfale di Sant'Adamo.
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Località "fuori porta" ● Ore 18.15
SOLENNE
ACCOGLIENZA DEL CARRO TRIONFALE
Guida
alla Solennità patronale
A rievocazione della prima traslazione delle
reliquie di Sant'Adamo, il carro trionfale recante il quadro di
Sant'Adamo, addobbato a festa, trainato da una coppia di buoi e
partito simbolicamente dalla fonte di Sant'Adamo (sita circa un chilometro dal
paese) viene accolto, come da antico rito (per la 917a rievocazione
storica e cultuale), in località "fuori porta", alle
pendici del centro storico.
Il Sindaco saluta la cittadinanza; poi un lettore legge un brano dal racconto della
prima traslazione delle reliquie del Santo Patrono tramandato dai Bollandisti
e reperito a Napoli presso la biblioteca della famiglia Caracciolo, citando i momenti salienti di quel 3 giugno
dell'Anno del Signore 1102. A conclusione della rievocazione storica il Vescovo diocesano,
o un suo vicario, saluta il popolo e benedice il carro trionfale.
Il corteo, accompagnando processionalmente
il carro trionfale, al canto dell'Inno di Sant'Adamo risale la strada principale del borgo antico per raggiungere la chiesa parrocchiale.
Così, da secoli, si perpetua il rito nell'accoglienza delle reliquie,
con un abbraccio collettivo e generazionale, rivivendo con filiale
devozione il passo conclusivo del racconto storico dei Bollandisti
risalente al XVII secolo:
ESTRATTO DELLA STORIA DELLA PRIMA TRASLAZIONE DELLE SACRE RELIQUIE DI SANT'ADAMO ABATE (trascrizione di Lina Romanelli, in: CIOFFARI Gerardo, SORELLA Luigi "Sant'Adamo di Guglionesi", Palladino Editore, Campobasso, 2005).
Vi fu un uomo pio, di nome Benedetto, pieno di timore e amore del Signore.
Con pietà e devozione andò a Lesina per la festa dei beatissimi Martiri Primiano e Fratelli. Mentre era là, fu colto all’improvviso da un sonno profondo e gli apparve una chiara visione angelica che a gran voce gli disse: “Benedetto, a voi è stata destinata da Dio una grazia: Dio stesso, che regge e conserva il mondo, vuole che il Beato Adamo, suo Confessore, per l’avvenire divenga vostro protettore”. In un luogo vicino alla città di Petazio, da cui dista circa un miglio o più, vi è la chiesa del Beato Paolo Apostolo, nella quale ormai da moltissimo tempo è stato sepolto il Corpo del suddetto Confessore di Cristo, ma ora è stato stabilito dalla volontà suprema che le sue sante reliquie siano trasportate in Guglionesi, fino a quando sia cresciuta la fama della sua santità. E detto ciò, l’Angelo del Signore si sottrasse al suo sguardo. Allora l’uomo di Dio, destandosi dal sonno e lodando Dio e i Santi Martiri, riprese il viaggio e tornò a Guglionesi.
Dopo il ritorno dal pellegrinaggio, l’Angelo del Signore gli apparve una seconda volta in sogno. Il giorno seguente, di buon mattino si recò alla chiesa della Madre di Dio; quindi avvicinandosi all’Arciprete di detta chiesa, di nome Alberto, gli parlò segretamente della visione.
L’Arciprete, udendo il racconto, si rallegrò molto e pensando in cuor suo che cosa potesse fare, convocò di nascosto presso di sé tre ottimi Presbiteri e dotti nelle cose sacre ed espose loro con ordine il segreto che gli era stato rivelato. Allora si consigliarono tra loro e rivelarono il segreto ad altri uomini di retta coscienza e prudenti, fino al numero di dodici. Sul far della sera aggiunsero per questa ardua impresa più di sessanta altri uomini e a mano armata uscirono da questa città. Colà congregati, l’Arciprete prendendo la parola disse: “fratelli e figli carissimi, vi rendo noto che il Signore Onnipotente ci ha comandato di recarci devotamente alla chiesa del Beato Paolo Apostolo e da lì portare con noi, con l’aiuto di Dio, il Corpo del Confessore di Cristo Adamo che lì è conservato. Proseguendo per il giusto sentiero, giunsero al luogo che il loro animo desiderava.
Allora i santi Sacerdoti e uomini religiosi entrarono in chiesa, si diressero con molte preghiere e lacrime verso il luogo dove giaceva il Corpo di S. Adamo e abbracciandolo lo baciarono e con grande letizia e venerazione lo avvolsero in un candido lenzuolo. Vedendo poi le sacre vesti del Santissimo Confessore che erano state lì deposte, con decoro e venerazione le posero in quella sindone insieme con le stesse reliquie.
Un buon Sacerdote prese di buon grado uno splendido e nitido velo che teneva nascosto entro le maniche e lieto di un tale peso esultava grandemente; e così tutti, rendendo grazie alla Maestà Suprema, uscirono dalla chiesa. Tutti coloro che stavano fuori di guardia si radunarono e cantando ringraziavano il Signore del cielo. Riprendendo il viaggio dopo aver terminato queste operazioni, con rendimento di grazie, lieti, fecero ritorno.
E poiché il Signore aveva loro concesso un prospero viaggio, tornarono esultanti e pieni di gioia.
Prima di entrare in questa città, sostarono presso la chiesa di S. Lucia e lì subito giunse loro un messaggero. Dopo che essi lo ebbero ascoltato, senza indugio si radunarono tutti i Sacerdoti, i Chierici e i cittadini di Guglionesi e piangendo uscirono loro incontro processionalmente e tra inni, canti e preghiere introdussero quel Santissimo Corpo nella città e con la massima venerazione lo deposero nella chiesa della Madre di Dio Maria.
Questo fu compiuto nell’anno 1102 dalla nascita del Signore nostro
Gesù Cristo, decima Indizione, mentre iniziava il 3 Giugno.
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Chiesa
di Santa Maria Maggiore ● Ore 18.30
INTRONIZZAZIONE DELLA STATUA DEL SANTO
PATRONO E SANTA MESSA*
* Presieduta da
S. E. Mons. Gianfranco De Luca,
Vescovo della Diocesi di Termoli-Larino
Guida
alla Solennità patronale
Giunto il
corteo processionalmente nella chiesa Madre, una gran folla attende
il momento più intenso dell'anno nell'identità collettiva e
generazionale della comunità
cristiana di Guglionesi.
Le autorità religiose, civili e militari,
insieme con il comitato per la festa patronale scendono nella cripta
romanica della chiesa di Santa Maria Maggiore, dove il 3 giugno
dell'Anno del Signore 1102 furono deposte le reliquie del Santo Patrono.
Nella stessa cripta si conserva il busto reliquiario in argento (oltre
31 Kg di argento 900/1000) raffigurante la mezza figura del Santo
Patrono in atto benedicente, opera d'arte realizzata nel 1886 dalla
Fonderia Romana Artistica ed Industria Alessandro Nelli di Roma,
e benedetta il 1° giugno del 1886 dal Sommo Pontefice Leone XIII.
Dopo un breve raccoglimento nella cripta, alcuni membri del
comitato prelevano la statua argentea per condurre il prezioso
reliquiario all'intronizzazione nel presbiterio, tra gli applausi e
la commozione del popolo dei fedeli, il suono a festa della campana di
Sant'Adamo (del peso di circa dieci quintali, realizzata nel 1895 dalla
Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, e per la sua mole fu
fusa a Guglionesi nel cortile del palazzo ducale dei
D'Avalos-Caracciolo) e la coinvolgente marcia musicale del Mosè di
Gioacchino Rossini.
Il Sindaco e un membro più anziano del comitato portano presso la
sede dell'intronizzazione l'acqua e la luce di Sant'Adamo, simboli
del rinnovamento cristiano e
condotti insieme al carro di Sant'Adamo, che, nel frattempo, sosta
presso il sagrato della chiesa Madre.
Intronizzato il reliquiario del Santo Patrono sopra il baldacchino predisposto
all'angolo del presbiterio, il Sindaco (a rievocazione di un'antica
consuetudine per la quale il Comune di Guglionesi offriva i ceri per
la cappella del Santo Patrono) accende i ceri presso
l'altare di Sant'Adamo, dove è collocata l'opera d'arte La Messa di
Sant'Adamo (opera di Pietro Bardellino, 1796).
Incensato solennemente il reliquiario al canto del coro parrocchiale,
ha inizio la Santa Messa vespertina dedicata al Santo Patrono di
Guglionesi, presieduta dal Vescovo diocesano o da un suo vicario.
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Casa
municipale ● Ore 19.45
RICEVIMENTO DELLA CITTADINANZA IN MUNICIPIO
Guida
alla Solennità patronale
Al termine
della messa vespertina dedicata al Santo Patrono di Guglionesi, il
corteo delle autorità civili e militari si ricompone dietro il
gonfalone municipale per raggiungere, accompagnato dal comitato per
la festa patronale e dalla banda musicale, la Casa comunale, dove si tiene il ricevimento
che rievoca l'antico pranzo offerto ai poveri dignitari della
Congregazione del Santo Protettore.
Dinanzi alle porte del Municipio la banda musicale solennizza
l'arrivo del corteo municipale suonando l'inno Fratelli d'Italia,
composto da Goffredo Mameli.
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Piazza XXIV Maggio ● Ore 21.30
CONCERTO BANDISTICO
DELLA CITTÁ DI LANCIANO "FEDELE FENAROLI"
Diretto dal Maestro Michele Milone
PROGRAMMA MUSICALE
A voi brontoloni
Marcia sinfonica di
Ernesto Abbate
FANTASIA DI BRANI DI MUSICA LEGGERA
Autori vari
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Chiesa di
Santa Maria Maggiore ● Ore 9.00
SANTA MESSA PER LA FESTA PATRONALE
Guida
alla Solennità patronale
L'Inno di Sant'Adamo
è intonato e cantato dai cori parrocchiali, dai fedeli e
dai devoti in ogni Santa
Messa dedicata al Santo Patrono e durante le processioni
del 2 e 3 giugno.
L'Inno di Sant'Adamo fu composto negli anni Settanta del secolo scorso, con le parole di
Pasqualino Caruso e le musiche del M° Luigi Picchi.
Nel tempo, dell'inno patronale sono state prodotte versioni con
variazioni tipografiche delle parole (da Usconio a
Guglionesi, per esempio), riducendo, in alcune cartoline
dell'inno, talvolta, anche il numero delle strofe.
Di seguito la versione completa delle otto strofe originali composte dall'autore.
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INNO DI SANT'ADAMO
1. Un inno di fervido amore
s’innalzi al Celeste Patrono;
Lassù, nel Suo fulgido trono,
ascenda la prece del cuor.
Rit. Deh! Stendi, Adamo Santo,
la man paterna ancor,
nel Ciel seguirTi accanto
potremo col Tuo amor.
2. D’Usconio la giovane vita,
T’invoca festosa, fremente;
in Te, dolce Padre, già sente
de’ cieli, l’eterno gioir.
3. Al secol di tenebre orrende
di Dio Tu desti l’amore,
pregando, vincesti l’errore
nel cuor del Tuo fedel.
4. Su questa collina fiorita,
Tu sempre splendesti qual face,
or giungi ricolmo di pace
all’alme che speran in Te.
5. Un dolce desio c’infiamma:
poter pregar sulla Tua Tomba!
Usconio quel dì si circonda
di grazie infinite per Te.
6. Nell’ore del duro periglio
a noi rimani vicino,
ci guidi per l’aspro cammino
l’esempio del Tuo valor.
7. Le grazie di Cristo vogliamo
copiose, su questa tua Terra,
d’un puro desio s’inserra
il core del Tuo fedel.
8. E quando la vita ci fugge,
a Te grideremo sicuri:
la Patria dei gaudi futuri
per Te sol potremo goder.
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Strade cittadine ● Ore
9.00
GIRO BANDISTICO
DELLA CITTÁ DI LANCIANO "FEDELE FENAROLI"
Piazza XXIV Maggio ● Ore
12.00
MATINÉE BANDISTICO DELLA CITTÁ DI LANCIANO "FEDELE FENAROLI"
Diretto dal Maestro Michele Milone
PROGRAMMA MUSICALE
Vita pugliese
Marcia sinfonica di
Giuseppe Piantoni
CAVALLERIA RUSTICANA
(Fantasia)
Pietro Mascagni
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SOLENNE PROCESSIONE PER
LE STRADE CITTADINE
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Chiesa di Santa Maria
Maggiore ● Ore
17.30
SANTA MESSA
PER LA FESTA PATRONALE
Ore
18.30
PROCESSIONE E BENEDIZIONE DELLA CITTÁ DI GUGLIONESI
Guida
alla Solennità patronale
È il giorno
della festa. La mattina si celebrano le Sante Messe, la banda
musicale percorre le vie della cittadina terminando la mattinata con
un breve concerto nella piazza del sagrato della chiesa di Santa
Maria Maggiore. La festa patronale del 3 giugno culmina con la solenne processione che si svolge tra le strade cittadine, subito dopo la Santa Messa vespertina. Dalle varie chiese di Guglionesi sono aggregati al corteo processionale
i simulacri di molti santi venerati nella comunità parrocchiale.
Giunta la statua argentea del Santo Patrono nel luogo ("fuori porta") dove il giorno prima, durante la rievocazione storica della prima traslazione
delle reliquie, era stato accolto il carro trionfale, il vicario parrocchiale impartisce la solenne benedizione della Città di Guglionesi invocando
l'intercessione e la protezione del Santo Patrono di Guglionesi, elevando al cielo un reliquiario (contenente un frammento del cranio di Sant'Adamo)
ad ostensorio in argento sbalzato e cesellato, dono devozionale di Cosima Antonia Caracciolo, duchessa di Celenza e di Guglionesi, e databile alla metà del XVIII secolo.
La processione prosegue per viale Regina Margherita (nel gergo popolare "lungomare"), Portanova, risale il Portello e fa il suo rientro nel borgo antico per raggiungere
il sagrato della chiesa Madre. Come un grande abbraccio collettivo,
le statue dei santi vengono disposte frontalmente alla facciata barocca della chiesa parrocchiale, concludendo il rito con
la benedizione del Parroco. Tra lo scoppio di mortaretti, i suoni delle campane in festa,
la "grande voce angelica" della campana di Sant'Adamo e della banda musicale il busto argenteo di Sant'Adamo rientra nella chiesa della Collegiata.
La statua del Santo Patrono è portata in processione nella festività di Sant'Antonio di Padova
(13 giugno), in occasione dell'ottava della solennità patronale.
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Piazza XXIV Maggio ●
Ore 21.15
CONCERTO BANDISTICO DELLA CITTÁ DI LANCIANO "FEDELE FENAROLI"
Diretto dal Maestro
Michele Milone
PROGRAMMA MUSICALE
A tubo
Marcia sinfonica di
Ernesto Abbate
1812
(Overture solennelle, op. 49)
Pyotr Iluch Tchaikowvshy
LUCIA DI LAMMERMOOR
Gaetano Donizetti
NORMA
Vincenzo Bellini
AIDA
Giueppe Verdi
Solenne reposizione in cripta
del reliquiario del Santo Patrono. |
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Ore 0.00
SPETTACOLO DI FUOCHI PIROTECNICI
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